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Visitando Arte Fiera 2025: “Geologia della Pittura” di Diego Soldà

In occasione di Arte Fiera 2025, ATIPOGRAFIA è invitata a presentare il lavoro dell’artista Diego Soldà, selezionato da Alice Traforti tra le tante proposte esposte in fiera.

Nel giorno più romantico dell’anno, eccomi qui a chiedervi: che cosa vi è piaciuto di questa Arte Fiera 2025?

Per me, quest’anno è stato particolarmente piacevole passeggiare nei corridoi e attraverso gli stand delle 176 gallerie partecipanti.
Nonostante la presenza di pubblico intorno, insolitamente buona per il primo pomeriggio del venerdì, sono riuscita a godermi ogni singolo stand, in maniera più o meno approfondita, certa di aver involontariamente saltato qualcuno.
Ne sono uscita comunque con la vista meno lucida e ubriaca di contemporaneo, stupita e intrigata da certe nuove proposte (sì: anche a Bologna ci sono le nuove proposte) e anche dubbiosa e annoiata da certe altre.

Non è mio interesse analizzare i dati e dilungarmi in critiche o in opinioni personali, ma solo focalizzare sulle ricerche artistiche che in qualche modo hanno a che fare con il tempo presente, trasformando questa selezione in una splendida occasione di approfondimento.

Oggi parliamo di Diego Soldà insieme ad ATIPOGRAFIA (Arzignano – Vicenza).
La forza poetica del suo solo show mi ha lasciato addosso un delicato senso liturgico, che mi ha accompagnato per tutta la giornata.

(Qui trovate tutte le nostre selezioni fatte alle fiere; qui trovate gli artisti selezionati alle edizioni di Arte Fiera)

installation view:  stand ATIPOGRAFIA ad Arte Fiera 2025, solo show: Diego Soldà, Geologia della Pittura | Photo Courtesy Michela Pedranti

installation view: stand ATIPOGRAFIA ad Arte Fiera 2025, solo show: Diego Soldà, Geologia della Pittura | Photo Courtesy Michela Pedranti

@ ATIPOGRAFIA, Arzignano (Vicenza)
Perché hai scelto di presentare DIEGO SOLDÀ ad Arte Fiera 2025?

Elena Dal Molin, gallery director: Alla 51° Edizione di Arte Fiera a Bologna, la galleria d’arte contemporanea Atipografia (Arzignano, VI) ha presentato un progetto monografico dedicato a Diego Soldà e dal titolo “Geologia della Pittura”.

Diego Soldà è un artista italiano di origine vicentina, nato ad Arzignano nel 1981 e tra le motivazioni che hanno portato alla scelta di proporlo come protagonista di una monografica in fiera vi è senza dubbio la territorialità dell’artista, che attualmente vive e lavora nel vicentino.
Nelle opinioni della Galleria, inoltre, Soldà rappresenta un ottimo interprete della pittura contemporanea.

Fin dall’inizio della sua attività ha analizzato e modificato la struttura dell’atto pittorico e della materia condizionandone il risultato.

Diego Soldà: dettaglio di “Meccanica celeste”, 2023, acquerello su cemento bianco, cm 110x160 | Photo Courtesy Eleonora Vaccaretti

Diego Soldà: dettaglio di “Meccanica celeste”, 2023, acquerello su cemento bianco, cm 110×160 | Photo Courtesy Eleonora Vaccaretti

La ricerca di Soldà affonda le sue radici nelle esperienze dei grandi maestri del Novecento: per lui è stata molto forte l’influenza dei lavori di Rauschenberg, De Kooning e le esperienze italiane dello Spazialismo e dell’Arte Analitica. Da questo bagaglio culturale nasce il lavoro di Soldà, che tecnicamente lui definisce “tempera a strati”.

Le pitture-sculture di Soldà, infatti, sono strati monocromi di tempera stesi quotidianamente per anni, una pittura che dà forma al tempo nel suo realizzarsi nello spazio.
L’artista interviene ritualmente ogni giorno stratificando la pittura, che diventa scultorea.

È un dipingere per velature che tuttavia danno vita ad una profondità volumetrica, rinunciando alla profondità pittorica.
L’opera cresce ad ogni passaggio del pennello, è una cura quotidiana.
La tempera stesa gocciola ai lati cristallizzandosi in una materia informe.

Diego Soldà: dettaglio di “Le case hanno le luci spente”, 2025, tempera a strati, cm 34x23x11,5 | Photo Courtesy Eleonora Vaccaretti

Diego Soldà: dettaglio di “Le case hanno le luci spente”, 2025, tempera a strati, cm 34x23x11,5 | Photo Courtesy Eleonora Vaccaretti

L’opera talvolta viene tagliata con una sega circolare: è un atto di rivelazione, che permette una lettura di questa sedimentazione pittorica.
Da qui il titolo del progetto “Geologia della Pittura”.

Tutta l’opera di Diego è un lavoro che parla dello scorrere del tempo, dando materialmente una visione dell’insistenza quotidiana e della lentezza, e sono tutti temi profondamente radicati nella ricerca di Atipografia che nasce come luogo decentralizzato, in provincia, dedicato all’incontro con l’arte contemporanea, al silenzio, all’ascolto dell’opera d’arte.

atipografia.it
diegosolda.com

installation views: stand ATIPOGRAFIA ad Arte Fiera 2025, solo show: Diego Soldà, Geologia della Pittura | Photo Courtesy Michela Pedranti

installation view:  stand ATIPOGRAFIA ad Arte Fiera 2025, solo show: Diego Soldà, Geologia della Pittura | Photo Courtesy Michela Pedranti
installation view:  stand ATIPOGRAFIA ad Arte Fiera 2025, solo show: Diego Soldà, Geologia della Pittura | Photo Courtesy Michela Pedranti
installation view:  stand ATIPOGRAFIA ad Arte Fiera 2025, solo show: Diego Soldà, Geologia della Pittura | Photo Courtesy Michela Pedranti

Alice Traforti

Founder e Redazione | Vicenza
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