Giunta alla sua diciannovesima edizione, ArtVerona 2024 si è chiusa da poco con la partecipazione di 130 gallerie, 9 gallerie emergenti, 16 spazi di ricerca, 4 realtà gestite direttamente da artisti, 5 spazi istituzionali e 15 postazioni tra editoria e servizi per l’arte e l’assegnazione di 16 premi.
Quest’anno la pittura ( figurativa, astratta, decadente, surreale, onirica, nostalgica, extraeuropea…) era davvero in netta maggioranza soprattutto nel padiglione 12, dedicato alle realtà più giovani, con tanti lavori di superficie, non per forza e non sempre superficiali.
Al contrario, le poche proposte legate alle tecnologie, più o meno digitali, hanno trovato una miglior rappresentanza tra le gallerie più “classiche” del padiglione 11.
Solo io ho notato quest’inversione di tendenza?
O forse è solo perché, come ad ogni fiera che si rispetti, con troppi stand da vedere in poche ore mi sono persa tante cose, anche tra quelle che mi ero segnata di andare a vedere.
In ogni caso, ho avuto comunque la mia bella dose di capolavori che ti lasciano a bocca aperta (e asciutta) e di artisti che seguo con piacere, insieme a una manciata di nomi che mi sono segnata, tra artisti, gallerie e spazi che non conoscevo e mi hanno colpita.
Ecco quindi il lavoro 2 artisti che si muovono tra pittura, tecnica seriale e animazione analogica, presentati dalle gallerie di riferimento.
- CELLAR contemporary (Trento) racconta TOMMASO BULDINI
- Stayonboard Art Gallery (Milano) racconta GÜNTER PUSCH
(Qui trovate tutte le nostre selezioni fatte alle fiere; qui trovate gli artisti selezionati alle edizioni di ArtVerona)
PS: Vi è piaciuto il Red Carpet di Ugo Rondinone?
Installation view: ArtVerona 2024 | © Veronafiere – EnneviFoto
@ CELLAR contemporary, Trento
Perché hai scelto di presentare TOMMASO BULDINI ad ArtVerona 2024?
Camilla Nacci, gallery director: Mi sono imbattuta nell’arte di Tommaso Buldini (1979) per la prima volta nel 2018, attraverso un’animazione su Instagram. Avrei scoperto poi, conoscendolo personalmente e guardando le opere dal vivo, che la sua arte è quanto di più lontano ci possa essere dalla tecnologia digitale, anche se dominata da un immaginario potente che si presta bene anche al viaggio nell’etere.
In ogni caso, l’anatomia scomposta di una figura umana a mezzo busto di profilo, sospesa tra le acque nere di un mare tempestoso, solcato da una sorta di arca primordiale che a guardare bene brulicava di personaggi intenti in amplessi improbabili, colpì immediatamente la mia fantasia, tanto che ebbi l’urgenza di incontrarlo personalmente alla prima occasione.
Ci siamo presentati durante una fiera bolognese, e siamo diventati amici.
Tommaso ha cominciato a frequentare la galleria in punta di piedi, mentre era impegnato con fiere e altre collaborazioni all’estero e con l’animazione dei videoclip di Colapescedimartino “Luna Araba”, che gli è valso l’award come miglior video musicale italiano al MEI del 2020 e “Noia mortale”.
Nel 2022 abbiamo ospitato a Trento la sua performance “Demoniaco” in collaborazione con Colapesce.
Dati i molti punti di contatto tra la sua poetica e il nostro programma espositivo, nel 2024 abbiamo inaugurato “I santi dell’anno 2064”, doppia personale con Margherita Paoletti.
Da questa mostra è scaturita una serie di opere apocalittiche, tra gironi infernali e scenari da Eden post-caduta, in un riuscito impasto di esoterismo, iconografia mutuata dai grandi cicli di affreschi sul giorno del Giudizio, cultura di serie B e horror movies.
Tra le opere più interessanti, sicuramente annoveriamo le animazioni analogiche, diorami incorniciati realizzati su tela, che si muovono grazie a un meccanismo alimentato da power bank e ricordano i teatrini francesi di inizio Novecento.
Il passaggio successivo è stato presentarlo in questa fiera. Per Tommaso, buona la prima ad ArtVerona!
>> cellarcontemporary.com
>> tommasobuldini.com
Tommaso Buldini: Gummo, 2024, acrilico su tela, 80 x 60 cm
Tommaso Buldini: Realm of Unreal, 2024, acrilico su tela, 80 x 60 cm
Installation view: ArtVerona 2024, stand CELLAR contemporary
Works by Tommaso Buldini
@ Stayonboard Art Gallery, Milano
Perché hai scelto di presentare GÜNTER PUSCH ad ArtVerona 2024?
Clelia Di Serio, gallery director: La decisione di presentare Günter Pusch (Landshut, 1962) ad ArtVerona 2024 nasce dalla volontà di approfondire un tema di fondamentale attualità: il complesso rapporto tra l’uomo, la natura e la tecnologia.
L’artista tedesco, con l’ultima serie delle “Grottesche industriali”, cui fanno riferimento le opere “Incontro 1” e “Incontro 2” ci offre una visione unica e autentica di questo equilibrio delicato, fra Natura, arte, uomo e tecnologia.
Pusch da anni porta avanti una dialettica artistica completamente originale per cui è stato molto valutato a livello nazionale e internazionale, il Motorealismus.
L’artista, di recente è stato molto apprezzato nella grande mostra museale del Broletto di Pavia “Basilico-Pusch: Esplorazioni di Fabbriche” in cui la sua opera viene affiancata all’opera omnia di Gabriele Basilico sull’area Falck.
A latere della formazione artistica la sua formazione di Architetto, come Basilico, che unita ad un passato di meccanico aereonautico per l’esercito tedesco, gli ha permesso di inserire non solo forme ma anche materiali che rendono la sua pittura un vero incontro tra il surreale e il realistico e la struttura geometrica: Motorealismus.
Nelle sue opere, fabbriche abbandonate, motori e creature naturali coesistono in un dialogo inaspettato, in cui l’artista non giudica, ma ci invita a riflettere su un mondo in cui l’artificiale e l’organico si intrecciano in modo inestricabile.
La sua tecnica a strati, che unisce elementi pittorici tradizionali a processi meccanici e tecniche digitali, sottolinea ulteriormente questa dualità.
Le sue opere, come “Incontro 1” e “Incontro 2”, ci presentano un mondo dove la natura riconquista spazi un tempo dominati dall’uomo.
Pusch non si limita a rappresentare la realtà, ma la reinventa, creando un universo visivo che ci invita a ripensare il nostro rapporto con il pianeta.
In conclusione, l’opera di Günter Pusch rappresenta un ponte tra natura e tecnologia, invitandoci a riflettere sul nostro ruolo nel mondo dell’arte contemporanea.
La sua presenza ad ArtVerona 2024 è stata un’opportunità per confermare al pubblico (era la seconda apparizione di Pusch ad Art Verona) un artista che, con la sua originalità e la sua profondità, è in grado di stimolare un dibattito costruttivo su temi di grande attualità.
>> stayonboardartgallery.com
>> gunter-pusch.com
Günter Pusch: Incontro 1, 2024, 70x70cm, olio e vernice su tela
Günter Pusch: Incontro 2, 2024, 70x70cm, olio e vernice su tela
Installation view: ArtVerona 2024, stand Stayonboard Art Gallery
Works by Günter Pusch
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