“Settecento anni dopo la scomparsa di Dante Alighieri, la percezione diffusa della sua figura resta associata per lo più all’ambito linguistico. Il Poeta però non è “solo” lingua e letteratura: è virtù etica e politica, denuncia e compassione, fede e umanità… è innovazione. Percorrendo questo suo complesso universo, è possibile riscontrare come molte delle idee all’avanguardia per la sua epoca risultino essere ancora drammaticamente delicate nella nostra, appurando la necessità di una nuova rivoluzione culturale in continuità con il suo lascito.” (estratto dal testo integrale Noi e Dante di Alice Traforti, pubblicato nel catalogo della mostra #DantePOP, 2021)
Nasce così #DantePOP, la mostra personale itinerante dell’artista toscana Sandra Rigali, che con la sua “pittura tradizionale contemporanea” mette in luce le connessioni e i rimandi tra i fatti del nostro quotidiano e le medievali vicende dantesche.
Su questa narrazione attraverso luoghi reali e immaginari, cronaca nera, donne e società, politica e teologia, si innesta anche una sottotraccia che evidenzia il legame e i tributi che autori e letterati continuano a dimostrare, sette secoli dopo, nei confronti del più popolare dei poeti, soffermandosi in particolare sulle figure di Pascoli e d’Annunzio.
Quello insieme al Dante di Sandra Rigali è un viaggio di riscoperta, di identità e di cultura, entusiasmante e intenso, che invita tutti a guardare verso il cambiamento all’orizzonte e a diventare con coraggio quel futuro migliore, fondato sull’autenticità e sulla coerenza di ogni giorno.
La mostra #DantePOP, curata da Alice Traforti (che sono proprio io!), è stata inaugurata lo scorso 20 giugno al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, la casa di Gabriele d’Annunzio.
Il 10 settembre aprirà a Firenze, la città di Dante, accolta dal Consiglio regionale della Toscana nello Spazio espositivo C.A. Ciampi di Palazzo del Pegaso.
Infine, il 09 ottobre giungerà a Barga, la dimora creativa di Giovanni Pascoli, presso il museo cittadino Stanze della Memoria.
Link e approfondimenti in fondo all’intervista.
Cara Sandra, la tua è una pittura “tradizionale contemporanea”. Che cosa significa?
Sandra Rigali: Pittura tradizionale contemporanea significa sfruttare a tutto tondo le basi del fare arte, la conoscenza e la grammatica pittorica imparata prima al liceo e poi all’Accademia (dal preparare i fondi a gesso all’ornare con la foglia oro), facendo sì che tutto questo duri nel tempo senza alterazioni.
Allo stesso tempo, significa anche cercare con elasticità mentale quello che è l’oggi: nelle scritte dei giornali, nell’immaginario collettivo, nei colori iperrealistici, nelle forme e nei soggetti.
Nella mostra #DantePOP racconti l’attualità di Dante Alighieri utilizzando quella che definisci instapainting, una sorta di “pittura del momento”. Di che cosa si tratta?
Sandra Rigali: L’instapainting parte dal formato quadrato di Instagram o di una vecchia foto polaroid e allo stesso tempo dalle antiche formelle con cui in epoca medievale si narravano moniti e storie.
In questo caso l’Instagram dipinto diventa quadro racconto, con aggiunta di strappi di giornale, # e allo stesso tempo messaggio, iconografia veloce.
Quale valenza assume il termine pop riferito a Dante?
Sandra Rigali: Pop significa popolare, e chi può esserlo più di lui?
Come Warhol in epoca moderna ha massificato l’opera d’arte, 700 anni fa Dante ha voluto rendere il linguaggio popolare, creando una lingua che fosse per tutti la stessa e che tutti potessero capire e condividere.
La sua visione politica sull’Italia era poi sicuramente contemporanea, il suo bel paese era infatti già uno, e così la sua idea della donna assolutamente non medioevale, ma moderna.
Come si iscrive il Poeta, e il suo essere pop, all’interno della tua ricerca?
Sandra Rigali: Il mio interesse per Dante è dato ancora una volta dalla contemporaneità del soggetto, come già accaduto per Puccini, Pascoli, d’Annunzio e altre figure iconiche che ho rappresento con il mio segno pop. Figure che hanno saputo interpretare il loro tempo in modo futuribile e innovativo.
Il tuo approccio al pensiero dantesco è basato soprattutto su alcune vicende e idee che trapelano dalla Divina Commedia, riguardanti in particolare la visione della donna. Come hai raccontato questo suo universo femminile?
Sandra Rigali: Dante ha per la donna una visione sia iconica che moderna, non solo ispirazione al bene, ma figura che si nobilita e innalza al pari e più di un uomo. Donne come: Francesca da Rimini, voce che spiega la propria vicenda; Pia de’ Tolomei, figura quasi da cronaca nera contemporanea; Beatrice musa e guida attraverso la quale Dante riesce a comprendere e raggiungere l’obiettivo della sua vita, l’ascesa ad essere migliore. Dante è la voce moderna, per questo Dante è anche Dantessa.
Qual è il significato dello specchio #iosonoDante?
Sandra Rigali: In epoca di selfie tutti noi possiamo essere Dante specchiandoci, ma soprattutto andando oltre il pensiero del proprio tempo, scegliendo di agire per il meglio, imparando dal passato.
In mostra ci sono anche molti paesaggi. Come nascono?
Sandra Rigali: I paesaggi sono le cartoline dei luoghi che Dante mi ha suggerito, un viaggio nei tre mondi con colori materia ed emozioni.
Che cosa sogni per #DantePOP?
Sandra Rigali: Che sia una scoperta, che serva ad incuriosire ed arricchire, tanto da andare oltre i confini italiani.
FONTI e APPROFONDIMENTI: - sito ufficiale dell'artista Sandra Rigali (link) - visita guidata alla mostra #DantePOP (link) LA MOSTRA: SANDRA RIGALI #DantePOP, a cura di Alice Traforti - Vittoriale degli Italiani / MAS, Gardone Riviera (BS) | 20 giugno – 05 settembre 2021 - Palazzo del Pegaso, Firenze | 10 settembre – 30 settembre 2021 - Stanze della Memoria, Barga (LU) | 09 ottobre – 24 ottobre 2021
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