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Sincron e ArteStruktura: visioni di un futuro passato

Ogni momento storico è caratterizzato da pionieri e personaggi eclettici, persone con grandi sogni e un’instancabile capacità di visione che in qualche modo contribuiscono a tenere aperte le porte al futuro.
Anche la storia dell’arte è fatta di persone, artisti, mecenati, galleristi, intellettuali illuminati che hanno accompagnato ogni ciclo evolutivo verso il successivo.

Nella bresciana Kanalidarte va in scena, fino al prossimo 11 dicembre 2020, il racconto appassionante dell’avventura di Armando Nizzi con Sincron, a Brescia, e di quella di Anna Canali con ArteStruktura, a Milano, innestate l’una sull’altra tra gli anni ’60 e i ’70 e perpetuate per tutti gli anni ’90 e fino ai primi anni del nuovo millennio, con una risonanza che si fa sentire ancor oggi.

La mostra Sincron Gallery Reloaded – DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA presenta le singole personalità dei due galleristi e l’importante lavoro che entrambi hanno svolto nella diffusione delle ricerche costruttiviste, cine-visuali e programmate, ponendo le opere esposte in stretto dialogo con materiali dai rispettivi Archivi, foto d’epoca, documenti, corrispondenze, cataloghi ed edizioni pregiate.

Afra Canali, attuale direttrice della galleria Kanalidarte a Brescia, nella città di Sincron, e già nipote di Anna Canali, ci accompagna alla scoperta di queste due vicende che sono ormai diventate Storia.

Sincron e ArteStruktura: Sincron Gallery Reloaded - DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA, Kanalidarte - Brescia, 2020
Installation view: Sincron Gallery Reloaded – DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA, Kanalidarte – Brescia, 24 ottobre – 11 dicembre 2020
Cara Afra, perché hai scelto di curare questa mostra Sincron Gallery Reloaded – DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA?

Afra Canali: La scelta della mostra ricade in una logica dettata dal senso di importanza della memoria storica, in questo caso legata a due grandi personalità dell’arte costruita (quelle di Armando Nizzi della galleria Sincron e della ArteStruktura milanese di Anna Canali), raccontata attraverso materiale fotografico, documenti d’archivio, opere d’arte dei loro artisti, al fine di dare il senso dell’atmosfera, delle emozioni, dei luoghi, delle persone ad essi legate.
La storia di una certa arte e di un determinato modo di svolgere una professione.

Sono convinta che sia doveroso dare memoria anche delle persone fisiche, di quella vita vissuta con abnegazione, rigore, di quelle fatiche che stanno dietro le quinte macchinose di un allestimento espositivo di cui raramente si parla.

Sincron e ArteStruktura: Sincron Gallery Reloaded - DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA, Kanalidarte - Brescia, 2020
Anna Canali e Getulio Alviani | courtesy Archivio ArteStruktura
La mostra presenta un corpus di materiali d’archivio che documentano l’attività di ciascuna realtà.
Ci racconti un po’ i personaggi e le rispettive avventure di Sincron e ArteStruktura?

Afra Canali: Perché pensare ad una mostra che presenti in un unico contesto queste due gallerie?
È innegabile che siano state le due realtà che maggiormente abbiano contribuito alla diffusione teorica e di mercato di un campo di ricerca artistica rigorosa: dai costruttivisti, agli artisti programmati e cinetici. Nessuno come loro ha portato avanti imperterrito un linguaggio artistico così definito con un susseguirsi incredibile di mostre e rassegne internazionali.

Nizzi apre nel 1967, Anna nel 1972.
Armando Nizzi era un uomo anche duro con i propri artisti, certamente un ricercatore lungimirante, per tanti aspetti.

Sue sono le prime esposizioni di Lucio Fontana a Brescia, assidua, costante, per anni, la relazione con Bruno Munari, ignorato ed isolato da tutta quella schiera di galleristi-mercanti dell’epoca. È stato in grado di organizzare una serie infinita di prime europee di artisti costruttivisti sud-americani, prime personali mondiali nella Brescia del tondino. Un coraggio illuminato, il suo!

Anna Canali partecipava alle cene organizzate da Armando e sua moglie nelle trattorie intorno al Lago d’Iseo,. Lì conobbe Munari e ne nacquero successive collaborazioni milanesi. Laboratori per bambini, mostre, dibattiti.
Crispolti riuniva appassionati e artisti “criticando” il divenire dell’arte dai divani di Via Mercato, 1, sede di ArteStruktura.
Ad Iseo Anna aveva preso in affitto un appartamento con Piero Manzoni ed altri artisti.

Appena arrivata a Milano la Canali voleva vivere il mondo degli artisti, si intrufolava nelle lezioni universitarie di storia dell’arte; un giorno si avvicinò a Lucio Fontana seduto per terra accanto al Bar Jamaica, le disse: “Se vendi 10 dei miei schizzi, te ne regalo uno”..ma ciò non avvenne.

Anna era tenace, forte, precisa; in Archivio ci sono alcune edizioni meravigliose, cartelle di una raffinatezza che oggi rimane un ricordo del passato. Era il tempo delle lussuose edizioni di FMR, di un’editoria fatta di ricerca di materiali dall’eleganza assoluta e lei, capace, diede seguito a questa parte documentale dal grande valore storico, collezionistico e di memoria. Oggi a mala pena si pubblicano cataloghi di mostra!
Ha dedicato al cinevisualismo internazionale tutta la sua energia e passione, questo è fuori discussione!

Parliamo di un momento storico in cui era Guttuso, tra gli altri, il riferimento del collezionismo di allora.
Quindi un lavoro complesso, il loro!
Eppure il Nizzi riuscì ad appassionare anche un nuovo collezionismo, diciamo anche più popolare, si poteva pagare un po’ alla volta, pian piano, e così facendo elettricisti, idraulici, insegnanti si avvicinarono a quel nuovo modo di fare arte.

Anna fu invitata varie volte a Basilea, un invito per la sua abnegazione e il suo coraggio, senza dover pagare lo stand. Impensabile oggi!
Il lavoro era difficile, i momenti altalenanti, non sempre facile pagare la bolletta. Nizzi per questo non tenne nemmeno il telefono, costo eccessivo. Trovarlo poteva essere solo un colpo di fortuna.. ma ve ne erano tante di persone che poi attendevano fuori dalla porta della galleria, a Brescia, venendo da buona parte d’Italia, colleghi compresi, per scoprire che cosa, questa volta, avesse da svelare!

Sincron e ArteStruktura: Sincron Gallery Reloaded - DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA, Kanalidarte - Brescia, 2020
Installation view: Sincron Gallery Reloaded – DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA, Kanalidarte – Brescia, 24 ottobre – 11 dicembre 2020
Quale eredità hanno lasciato queste due esperienze nei contesti culturali dei luoghi in cui hanno vissuto e operato?

Afra Canali: L’eredità si può certamente ritrovare nelle diverse collezioni che si sono costruite nel tempo sia nel territorio della città di Brescia, che in quello milanese.

Collezioni che hanno preso forma anche grazie alla sensibilità e perseveranza di galleristi con una visione in grado di andare anche al di là di una mera logica di mercato.

La passione e la lungimiranza hanno certo più valore di calcolati margini speculativi.

Sincron e ArteStruktura: Sincron Gallery Reloaded - DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA, Kanalidarte - Brescia, 2020
Installation view: Sincron Gallery Reloaded – DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA, Kanalidarte – Brescia, 24 ottobre – 11 dicembre 2020 | Nanda Vigo, Joel Stein e Getulio Alviani
La mostra è in collaborazione con i rispettivi Archivi. Parliamo delle collezioni attraverso gli artisti e qualche opera in mostra?

Afra Canali: Sì, nel costruire la mostra contributo importante è venuto dall’Archivio Armando e Wanna Nizzi, cui va il mio più sentito ringraziamento.
L’Archivio ArteStruktura ha sede invece presso la Kanalidarte, di cui io sono titolare.
I documenti e il materiale fotografico hanno quindi in gran parte attinto da essi, oltre ad alcune opere esposte.

La mostra è poi composta da opere di artisti che hanno avuto esperienze di collaborazione con entrambe le gallerie, con qualche eccezione che non poteva essere esclusa.

Parlo quindi ad esempio di Julio Le Parc, con lavori degli anni ’70 ed ’80 ed una bellissima scultura più recente, cui è stata accostata una fotografia dell’artista mentre esegue lo schizzo della stessa.
Opere di Max Bill, Antonio Calderara, poi ritratto fotograficamente in galleria da Anna, un bellissimo Pozzo di Luce di Paolo Scirpa, accanto a un’immagine fotografica di lui e Nizzi del 1976.
Un Reticolo Frangibile della nostra cara Grazia Varisco, splendida nelle immagini di repertorio accanto a Nanda Vigo e Jorrit Torniquist, anch’esso in mostra con un Dittico del 1974, e Alberto Biasi, che abbiamo esposto al retro perché presenta una simpatica dedica “..ai nizzini..”, 2 opere di Getulio Alviani.
Non poteva certo mancare Bruno Munari, ed ancora Gianni Colombo, Mario Ballocco, un bellissimo lavoro di oltre 4 metri di lunghezza di Dadamaino, poi rappresentata in tutta la sua cupa fierezza nelle sale di ArteStruktura.
Abbiamo poi una sezione dedicata ad opere di artisti forse meno noti, tra cui Jacques Palumbo, Satoru Sato, Millecamps, la delicatezza incredibile dei vetri della brava Öki Izumi, tra gli altri.

Mi preme sottolineare una specificità che risalta dallo studio dei reciproci Archivi: se da un lato è Getulio Alviani l’artista con cui Anna Canali ha mantenuto nel tempo un rapporto certamente di grande scambio, confermato dal cospicuo numero di corrispondenza presente, oltreché figura di riferimento per la galleria stessa, quindi intervenuto in diverse occasioni quale curatore di mostre per la ArteStruktura stessa; sarà invece Bruno Munari a rappresentare per Nizzi un confidente, amico, ispiratore di relazioni ed idee anche interne la galleria.

Installation view: Sincron Gallery Reloaded – DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA, Kanalidarte – Brescia, 24 ottobre – 11 dicembre 2020 | Gianni Colombo
Quale valenza hanno oggi queste esperienze artistiche nel contesto della ricerca contemporanea?

Afra Canali: Costruttivismo, cinevisualismo, optical art, arte programmata sono indubbiamente delle correnti artistiche che hanno in sé un nuovo modo di approccio all’arte.

Parliamo di una totale inversione di tendenza rispetto al conosciuto, all’assodato; una virata, una svolta epocale! L’opera d’arte di per sè, nella sua totale ed assoluta pienezza di espressione pur nella più dichiarata assenza di rappresentazione.
Un colpo di genio, per molti aspetti e per molti artisti!

Molto del contemporaneo guarda ancora oggi a questa volontà di esistenza nell’assenza (apparente).

Installation view: Sincron Gallery Reloaded – DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA, Kanalidarte – Brescia, 24 ottobre – 11 dicembre 2020 | Enrico Castellani e Julio Le Parc
Sul fronte del mercato, invece?

Afra Canali: Dal punto di vista del mercato, la storia si ripete ed è un’onda in sequenza temporale.

Al momento stanno pagando lo scotto di un mercato italiano fatto di molti operatori del settore poco professionali, archivi spesso non lineari e trasparenti accanto ad un apparato statale ed istituzionale incapace di fare sistema!

Installation view: Sincron Gallery Reloaded – DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA, Kanalidarte – Brescia, 24 ottobre – 11 dicembre 2020
Che cosa vorresti vedere nel futuro di questo tipo di arte e più in generale dell’arte contemporanea quando tutto tornerà alla “normalità”?

Afra Canali: Ci terrei che laddove sia evidente la brillantezza di pensiero dell’artista , questa fosse direttamente proporzionale al suo appagamento professionale e di conseguenza anche economico.

Non sto logicamente parlando di fenomeni alla Bansky, Damien Hirst e così via, certo arguti ma che poi rispondono a delle logiche di mercato che oramai non sono nemmeno “umane”: parlo di un riconoscimento giusto, corretto, adatto allo spessore dell’atto creativo, non di lobby che manipolano il mercato ai fini di controllare le scelte di altri.

FONTI e APPROFONDIMENTI
- Sincron Gallery Reloaded - DOCUMENTARE, SINCRON-IZZARE, DARE STRUKTURA, a cura di Afra Canali, dal 24 ottobre al 11 dicembre 2020, Kanalidarte - Brescia (link)
- Archivio Armando e Wanna Nizzi (link)
- Archivio ArteStruktura (link)
Installation view: Oki Izumi
Installation view: Joel Stein e Getulio Alviani
Installation view: Paolo Scirpa
Installation view: Gianfranco Zappettini e Mario Ballocco
Installation view: Julio Le Parc

Alice Traforti

Founder e Redazione | Vicenza
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