Nasi all’insù concittadini romani, o sguardo agli smartphone!
L’appuntamento settimanale con la videoarte è sulle mura dei palazzi del Quartiere Ostiense di Roma, o sui profili social di Zaelia Bishop (visual artist – Roma, 1977) ed Emanuele Druid Napolitano (visual artist – Roma, 1976), fondatori di Stabilimento Ostiense.
Stabilimento Ostiense è la rassegna pubblica di videoarte nata a marzo 2020, in risposta alla quarantena da Covid-19, come progetto di resistenza della fruizione artistica in un momento difficile, come forma di condivisione a distanza di sicurezza, come presenza vitale e salvifica.
I video vengono selezionati dai fondatori e proiettati di settimana in settimana, con una programmazione che vede il coinvolgimento di artisti affermati a livello internazionale e videomaker emergenti provenienti da tutto il mondo.
In scaletta per il mese di luglio abbiamo: Regina José Galindo, Saoirse Wall, Aischa Gianna Müller, Franko B, Francesca Cornacchini.
Com’è nata l’idea di Stabilimento Ostiense?
In modo davvero immediato: abbiamo vissuto in prima persona il disagio di ritrovarsi in un limbo caratterizzato dalla quasi totale assenza di risposta dalla scena artistica.
Il divieto di riunirsi all’interno di gallerie e musei durante la quarantena ha quindi alimentato l’urgenza di creare una struttura di interscambio dove il pubblico potesse fruire da casa le opere di artisti del panorama nazionale e internazionale.
Ci siamo dedicati alla videoarte contemporanea, realizzando degli appuntamenti con cadenza settimanale.
Come vengono selezionati gli artisti?
Abbiamo seguito il funzionamento di un vero e proprio progetto editoriale, ci siamo ispirati al concetto di Fanzine, pubblicazioni non ufficiali che spesso erano prodotte nei sottoscala e fotocopiate per essere distribuite gratuitamente al pubblico.
La componente sociale punk di quei progetti ha avuto il grande valore di essere cruda, diretta e ricca di contenuti incredibilmente interessanti. Senza orpelli insomma, ma fatta con il cuore.
Spesso le Fanzine erano prodotte con la tecnica del fotocollage, e noi l’abbiamo seguita per creare una sorta di videocollage con diverse voci, dunque eterogenee ma chiare e potenti.
Quindi, abbiamo scelto di selezionare artisti provenienti da diverse realtà ed esperienze, dai talenti emergenti ai protagonisti delle biennali.
Non volevamo ricostruire una mostra virtuale con una curatela serrata e stringente, bensì una collezione di voci, a volte in dissonanza ma in continuo dialogo. Un organismo formato da diverse cellule che si muovono in completa autonomia.
Come avete scelto, invece, il quartiere e come scegliete di volta in volta il palazzo?
Abbiamo scelto il quartiere in cui siamo cresciuti, in cui abitiamo.
Respiriamo quest’aria da una vita intera. Abbiamo deciso che la risposta al clima di oppressione generato dalla pandemia dovesse partire proprio da qui.
Quali difficoltà, logistiche o di altro tipo, avete incontrato per realizzare questo progetto?
In realtà non molte, abbiamo fatto tutto in grande semplicità di mezzi, puntando sulla qualità delle opere di meravigliosi artisti. Conosciamo molti di loro, altri li abbiamo conosciuti tramite Stabilimento Ostiense.
Più che difficoltà, abbiamo incontrato opportunità.
Come sta rispondendo il pubblico online, ma anche quello reale?
Gli appuntamenti sono caratterizzati da un’ottima risposta del pubblico online, sia durante la diretta che dopo, visto che il filmato delle proiezioni rimane in onda sui nostri profili anche nei giorni seguenti alla serata di proiezione.
La vera soddisfazione è stata la risposta del pubblico nelle immediate vicinanze al luogo di proiezione. Oltre alle persone affacciate alla finestra, siamo stati varie volte avvicinati e salutati all’interno dei luoghi del quartiere.
Alcune persone ci hanno lungamente ringraziato per aver offerto una programmazione diversa dalle altre nei giorni di pandemia.
Quale sarà il futuro di Stabilimento Ostiense?
Il nostro desiderio, e dunque progetto su cui continuare a lavorare, è puntare al coinvolgimento di artisti all’interno di una prospettiva eterogenea e internazionale.
Il futuro, anche per noi, è ricerca e scoperta.
FONTI e APPROFONDIMENTI: - sito web ufficiale di Stabilimento Ostiense (link)
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